Le origini dello yoga – Dalle civiltà proto-indiane alla struttura classica
Le origini dello yoga affondano le radici in un tempo ben più antico della sistematizzazione classica di Patañjali. Molti indizi archeologici e testi antichi suggeriscono un’evoluzione graduale di pratiche, simboli e tecniche interiori che attraversano millenni, influenzate sia dal ritualismo vedico sia dall’ascesi delle correnti śramaṇa.
1. Civiltà dell’Indus-Sarasvatī (ante 3000 a.C.) – Il sigillo Paśupati
I ritrovamenti archeologici della civiltà dell’Indus-Sarasvatī includono il cosiddetto sigillo Paśupati, databile prima del 3000 a.C. e spesso interpretato come una rappresentazione di un proto-yogin in āsana meditativa, circondato da animali. Sebbene manchino certezze, questo sigillo suggerisce una possibile iconografia di controllo interiore e connessione rituale con le forze della natura [1].
2. Periodo vedico (ca. 1700–500 a.C.) – Primi riferimenti al prāṇāyāma
Nei Veda, testi sacri della tradizione brahmanica, i ṛṣi (veggenti-poeti) celebrano pratiche come il controllo del respiro (prāṇāyāma) e le posture rituali. Tuttavia, queste tecniche non sono ancora organizzate in un sistema, ma appaiono frammentarie e strettamente legate al contesto cerimoniale dei mantra vedici [1,2].
3. Periodo śramaṇa (VI–III sec. a.C.) – Tapas, dhyāna e āsana stabili
Nel corso del primo millennio a.C., le tradizioni extra-vediche definite śramaṇa (buddhista, jaina, ājīvika) sviluppano pratiche sistematiche di tapas (austerità), dhyāna (concentrazione profonda) e āsana stabili, orientate a spezzare il ciclo delle rinascite (saṃsāra). In queste discipline ascetiche emergono forme di yoga interiore e liberatorio che influenzeranno profondamente lo sviluppo successivo dello yoga [1].
4. Upaniṣad tardo-vediche – Verso una struttura a otto stadi
Nello stesso periodo, alcune Upaniṣad tardo-vediche iniziano a sistematizzare elementi che poi confluiranno nel Rāja-yoga: si trovano già i concetti di pratyāhāra (ritiro dei sensi), dhāraṇā (focalizzazione mentale) e ulteriore dhyāna. Si forma così una griglia concettuale a otto stadi che sarà pienamente definita nei secoli successivi [2].
5. Evoluzione continua tra rituale vedico e ascesi śramaṇa
Quello che emerge è un processo di maturazione graduale, in cui simboli protostorici, intuizioni rituali e pratiche ascetiche si intrecciano. Lo yoga si sviluppa in dialogo costante tra il mondo vedico e le pratiche śramaṇa, costituendo la base filosofica e pratica su cui sorgeranno i Yoga Sūtra di Patañjali e, più tardi, le scuole tantriche e haṭhayogiche.
Conclusione – Un’origine stratificata, non lineare
Parlare delle origini dello yoga significa riconoscerne la natura plurale, stratificata e dialogica. Lo yoga non nasce da un solo testo o da una sola scuola, ma si configura come un insieme dinamico di pratiche interiori che attraversano millenni e culture, trovando forma e struttura solo molto più tardi nella storia.
Fonti
Panyalertsinpaisarn K. History and Philosophy of Yoga: Pre-Vedic, Vedic and Shamanic Period. University of Delhi; 2019. Disponibile da: ResearchGate
Eliade M. Yoga: Immortality and Freedom. Princeton University Press; 1969. DOI: 10.1515/9781400859583
Le origini dello yoga – Dalle civiltà proto-indiane alla struttura classica
Le origini dello yoga affondano le radici in un tempo ben più antico della sistematizzazione classica di Patañjali. Molti indizi archeologici e testi antichi suggeriscono un’evoluzione graduale di pratiche, simboli e tecniche interiori che attraversano millenni, influenzate sia dal ritualismo vedico sia dall’ascesi delle correnti śramaṇa.
1. Civiltà dell’Indus-Sarasvatī (ante 3000 a.C.) – Il sigillo Paśupati
I ritrovamenti archeologici della civiltà dell’Indus-Sarasvatī includono il cosiddetto sigillo Paśupati, databile prima del 3000 a.C. e spesso interpretato come una rappresentazione di un proto-yogin in āsana meditativa, circondato da animali. Sebbene manchino certezze, questo sigillo suggerisce una possibile iconografia di controllo interiore e connessione rituale con le forze della natura [1].
2. Periodo vedico (ca. 1700–500 a.C.) – Primi riferimenti al prāṇāyāma
Nei Veda, testi sacri della tradizione brahmanica, i ṛṣi (veggenti-poeti) celebrano pratiche come il controllo del respiro (prāṇāyāma) e le posture rituali. Tuttavia, queste tecniche non sono ancora organizzate in un sistema, ma appaiono frammentarie e strettamente legate al contesto cerimoniale dei mantra vedici [1,2].
3. Periodo śramaṇa (VI–III sec. a.C.) – Tapas, dhyāna e āsana stabili
Nel corso del primo millennio a.C., le tradizioni extra-vediche definite śramaṇa (buddhista, jaina, ājīvika) sviluppano pratiche sistematiche di tapas (austerità), dhyāna (concentrazione profonda) e āsana stabili, orientate a spezzare il ciclo delle rinascite (saṃsāra). In queste discipline ascetiche emergono forme di yoga interiore e liberatorio che influenzeranno profondamente lo sviluppo successivo dello yoga [1].
4. Upaniṣad tardo-vediche – Verso una struttura a otto stadi
Nello stesso periodo, alcune Upaniṣad tardo-vediche iniziano a sistematizzare elementi che poi confluiranno nel Rāja-yoga: si trovano già i concetti di pratyāhāra (ritiro dei sensi), dhāraṇā (focalizzazione mentale) e ulteriore dhyāna. Si forma così una griglia concettuale a otto stadi che sarà pienamente definita nei secoli successivi [2].
5. Evoluzione continua tra rituale vedico e ascesi śramaṇa
Quello che emerge è un processo di maturazione graduale, in cui simboli protostorici, intuizioni rituali e pratiche ascetiche si intrecciano. Lo yoga si sviluppa in dialogo costante tra il mondo vedico e le pratiche śramaṇa, costituendo la base filosofica e pratica su cui sorgeranno i Yoga Sūtra di Patañjali e, più tardi, le scuole tantriche e haṭhayogiche.
Conclusione – Un’origine stratificata, non lineare
Parlare delle origini dello yoga significa riconoscerne la natura plurale, stratificata e dialogica. Lo yoga non nasce da un solo testo o da una sola scuola, ma si configura come un insieme dinamico di pratiche interiori che attraversano millenni e culture, trovando forma e struttura solo molto più tardi nella storia.
Fonti
- Panyalertsinpaisarn K. History and Philosophy of Yoga: Pre-Vedic, Vedic and Shamanic Period. University of Delhi; 2019. Disponibile da: ResearchGate
- Eliade M. Yoga: Immortality and Freedom. Princeton University Press; 1969. DOI: 10.1515/9781400859583